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...Da Il Tempo del 24 ottobre 2002
Postato il di admin |
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Di Vanzina in Vanzina sale la «Febbre da cavallo»
di DINA D'ISA (Da Il Tempo del 24
ottobre 2002)
TORNANO sul grande schermo le esilaranti avventure di Bruno Fioretti (Gigi
Proietti), in arte Mandrake, nel sequel di «Febbre da cavallo - La Mandrakata»,
il cui primo episodio venne realizzato negli Anni
Settanta da Steno e sarà ora al cinema dal 31 ottobre, con la regia di
Carlo Vanzina, la sceneggiatura di Enrico Vanzina e la co-produzione di Solaris,
International e Warner Bros.
«Il film è una mandrakata, una stangata
all'italiana che conduce nel mondo curioso degli scommettitori, con le loro
strampalate, tra disperazione e speranza», ha detto ieri a Roma Enrico Vanzina, mentre il fratello regista, Carlo, ha
ricordato che «firmare il numero due di un film culto come questo non è
stata impresa facile, soprattutto se si pensa che il primo episodio è stato
realizzato da mio padre. La richiesta popolare di rivedere il sequel è andata crescendo, fino al punto da convincerci
a scrivere il seguito.
Esistono non solo gli appassionati del mondo dei cavalli, ma persino dei veri
e propri fans di "Febbre da Cavallo",
i cosiddetti Febbristi: e forse, concluderemo la trilogia con un terzo episodio, "Il
Signore dei Cavalli". Sono soddisfatto di aver fatto
un film comico, perchè in Italia, Paese dalla indubbia tradizione comica,
da tempo non girano sceneggiature che fanno ridere».
Non è stata una rivincita il ritorno di Proietti al cinema. «Un matrimonio
- come ha sottolineato l'attore - che nel mio caso
non è mai riuscito. Volevo solo provare di nuovo il gusto di divertirmi a
fare le mandrakate, ad entrare nei panni di un
uomo buffo che subisce dei blocchi sessuali quando
perde e che manda in delirio un pubblico inaspettato. Finite le riprese del
Maresciallo Rocca, mi dedicherò di nuovo al Brancaccio, che grazie a me è
ora un nuovo teatro romano, in cui ho investito molto, anima e soldi».
Deluso per l'oscuramento improvviso avvenuto in tv, mentre era ospite della
trasmissione di Pippo Baudo,
«Novecento», Enrico Montesano ha infine ricordato
che «"Febbre da Cavallo" è l'unico caso in cui l'iterazione e la
vendita continua delle video cassette ha decretato
il successo di un prodotto invece di logorarlo».
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